Thierry Breton e la 120esima Crociata contro la "disinformazione"
Ieri, il 25.08.2023 nell'Unione Europea è stata introdotta la censura
“Come l’URSS, l’UE porta dentro di sé i semi della propria distruzione” – La spietata analisi di Vladimir Bukovsky
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“È realmente sorprendente che, dopo aver sepolto un mostro, l’URSS, se ne costruisca uno nuovo molto simile, l’UE. Che cos’è in realtà l’UE? Forse potremo averne un’idea, esaminando la sua versione sovietica. L’URSS era governata da 15 persone non elette che si nominavano mutuamente e non dovevano rispondere a nessuno. L’UE è governata da due dozzine di persone nominate mutuamente che si riuniscono a porte chiuse, non rispondono a nessuno e non sono destituibili.”
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“Si potrebbe dire che l’UE ha un parlamento eletto. L’URSS pure aveva una specie di parlamento, il Soviet Supremo. Ratificava senza discussioni le decisioni del Politburo, simile a ciò che fa il Parlamento Europeo, dove i tempi di parola per ogni gruppo è limitato, molte volte a un minuto per intervento. Nell’UE ci sono decine di migliaia di eurocrati (burocrati europei), con i loro enormi onorari, il loro personale, i loro inservienti, i loro bonus, i loro privilegi, la loro immunità giuridica a vita che si trasferisce semplicemente da un incarico all’altro, poco importa quello che facciano, bene o male. Non è questo molto simile all’URSS?”
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“L’URSS è stata creata per mezzo della costrizione, spesso per mezzo dell’occupazione armata. Si sta creando l’UE non per mezzo della forza armata, ma per mezzo della costrizione e del terrore economico. Per continuare a esistere, l’URSS si è estesa sempre di più. A partire dal momento che ha smesso di estendersi, ha iniziato a crollare. Suppongo che lo stesso succederà all’UE.”
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“Ci avevano detto che l’obiettivo dell’URSS era creare una nuova entità storica, il Popolo Sovietico. Dovevamo dimenticare le nostre nazionalità, le nostre tradizioni e le nostre abitudini. Lo stesso sembra succedere nell’UE. Non vogliono che uno sia inglese o francese. Vogliono fare di tutti voi una nuova entità storica, gli Europei. Vogliono sopprimere i vostri sentimenti nazionali e forzarvi a vivere come una comunità multinazionale. Come risultato di 73 anni di un tale sistema nell’URSS, oggi ci sono più conflitti etnici che in qualsiasi altra parte del mondo.”
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“Uno degli obiettivi grandiosi dell’URSS era distruggere gli stati nazionali. E questo è esattamente ciò che oggi vediamo in Europa. Bruxelles ha intenzione di ingoiare gli stati nazionali affinché non esistano più. Il sistema sovietico era corrotto dall’alto al basso. Lo stesso vale per l’UE. Le stesse attività antidemocratiche che vedevamo nell’URSS, fioriscono nell’UE. Coloro che si oppongono e le denunciano, vengono silenziati o castigati. Non è cambiato nulla.”
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“Nell’URSS avevamo il gulag. Credo che l’abbiamo anche nell’UE, un gulag intellettuale denominato “politicamente corretto”. Se qualcuno tenta di dire ciò che pensa su questioni di razza o di sesso o se le sue opinioni non sono considerate buone, viene estromesso. Questo è l’inizio del gulag. È l’inizio della perdita della vostra libertà. Nell’URSS si pensava che solamente uno stato federale eviterebbe la guerra. Vi raccontano esattamente la stessa cosa nell’UE.”
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“In breve, troviamo esattamente la stessa ideologia e gli stessi principi nei due sistemi. L’UE corrisponde al vecchio modello sovietico, rivestito all’occidentale. Ma come l’URSS, l’UE porta dentro di sé i semi della propria distruzione. Purtroppo quando crollerà – poiché un giorno crollerà – lascerà dietro di se un’enorme distruzione e giganteschi problemi economici ed etnici.”
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“L’antico sistema sovietico non era riformabile. Lo stesso vale per l’UE. Ma esiste un’alternativa a lasciarsi governare da due dozzine di funzionari autonominati a Bruxelles. Si chiama Indipendenza. Voi non siete obbligati ad accettare ciò che vi riservano. Non vi hanno mai domandato se volete accodarvi a loro.”
E Bukovsky finisce la sua presentazione, dicendo agli europei: “Io ho vissuto nel vostro futuro e non ha funzionato…”
Ricordando la lotta contro la censura degli dissidenti Sovietici e il contesto storico, tra gli articoli e documenti che ho tradotto:
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