Chi è Ilya Ponomarev ? Dal leninismo al breivikismo.
La mutazione pericolosa di un discendente della dinastia comunista sovietica che include islamofobia e antisemitismo. La nascita di un Accusatore e Giustiziere.
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La traduzione integrale dell’articolo:
Обыкновенный фашизм Ильи Пономарева
| SVTV | 23.09.2022 |
Fascismo ordinario di Ilya Ponomarev
Di recente nel canale Telegram dell'ex deputato della Duma di Stato [di Federazione Russa] Ilya Ponomarev è stato pubblicato un manifesto [1-link]
che, senza esagerare, può essere definito neonazista per via degli appelli che contiene : distruggere le minoranze e "salvare" i bianchi.
Il testo forniva istruzioni dettagliate per condurre azioni di "intimidazione e distruzione", nonché un elenco di potenziali vittime, tra cui ebrei, armeni, i popoli del Caucaso, della Transcaucasia e dell'Asia centrale.
Tuttavia, lo stesso Ponomarev si posiziona come un combattente contro l'imperialismo russo e quasi "il principale leader russo in esilio". È sostenuto da politici ucraini, giornalisti e, secondo indiscrezioni, anche dalla SBU [red.-Servizio della Sicurezza di Ucraina], e i media di sinistra lo menzionano spesso nelle loro pubblicazioni.
Cosa ha spinto una figura così importante della Internet- resistenza a passare dalla parte dell'intolleranza aggressiva? Scopriamolo.
Giustiziere di destra
La pubblicazione ambigua è apparsa sul canale Telegram di Rospartizan [red.-Partigiano Russo] il 22 settembre, 2022. Conteneva 3 file guide sulle "azioni di guerriglia" e un invito a leggerle. Nessun chiarimento o osservazione che chiarissero che i proprietari del canale non sono d'accordo con il contenuto delle guide, non erano presenti nella pubblicazione.
Allo stesso tempo, il creatore di Rospartizan è ufficialmente Ilya Ponomarev. Si è contrassegnato come proprietario del canale sui social network e lo ha riferito anche ai media [2-link]. Il canale ha un robusto numero di follower: 29 mila persone. Qualcosa però è stato sospettato solo tre mesi dopo la pubblicazione delle guide, quindi molto probabilmente l'audience del canale è di origine artificiale e lettori veri ci sono di un numero pochissimo.
Altrimenti, gli abbonati avrebbero subito notato che la copertina della prima delle guide proposte contiene una croce celtica e la scritta "Istruzioni per combattenti principianti della resistenza russa". E questa è la cosa più innocente del testo.
Già nell'introduzione gli autori dichiarano apertamente chi, a loro avviso, sono i "nemici del popolo russo". Si tratta di persone "vili e disgustose", comprese le forze di sicurezza, "orde selvagge di stranieri", "degenerati e pervertiti", nonché ebrei:
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev:
Negli anni in cui il già piccolo movimento di movimento Russo, a causa dei feroci colpi dei nemici, perse la maggior parte dei coraggiosi e impavidi guerrieri bianchi, capaci di azioni decisive che li privarono della vita, della libertà e della Patria, ma incisero i nomi di questi gloriosi combattenti nella Cronaca della lotta russa, quando tutt'intorno ci sono videocamere con sistema di riconoscimento del volto e dell’cammino, reparti e reparti per la lotta contro gli ultimi russi, orde selvagge di stranieri, giudei e i loro numerosi servitori, degenerati e pervertiti, è estremamente importante, responsabile e onorevole continuare la lotta, ma sono necessarie cautela e preparazione pensate nei minimi dettagli.
Nel testo gli ucraini soffrono insieme ai russi, ma un occhio allenato nota subito che gli inserti riguardanti la guerra sono fatti a posteriori, come per una sorta di controllo.
Autori sconosciuti si concentrano sul teppismo nei confronti dei "non russi" piuttosto che sulla resistenza al regime. È ovvio che il testo è stato recentemente e non accuratamente aggiornato per corrispondere la realtà odierna.
La guida è suddivisa in sezioni. La prima sezione è dedicata alla scelta degli obiettivi e alla preparazione dell'azione. Si noti che gli obiettivi non includono agenti delle forze dell'ordine, militari o dipendenti pubblici. I “deboli” sono considerati dagli autori come un ostacolo da evitare. I loro veri obiettivi sono persone di qualsiasi nazionalità diversa dal russo, e per la loro scelta si propone di essere guidati da "autocoscienza razziale e nazionale":
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev:
Gli obiettivi devono essere scelti tra coloro che difficilmente si rivolgeranno alle forze dell'ordine anche se subiranno un piccolo danno: scimmie ribelle e rabbiose, disturbatori dell'ordine pubblico, mercanti illegali-churkobes, vili zingari, bestiame-chiche-dago-ingushs, violenti alcolisti e tossicodipendenti, altra feccia disgustosa e ribelle e carogna che si considera un "predatore", ma a causa della stupidità e della falsa fiducia in se stessi, non potranno nemmeno immaginare che grazie a te diventeranno presto un urlante e miserabile vittima.
Gli autori descrivono diligentemente in quali situazioni si può incontrare una potenziale vittima, ad esempio quando si fa la spesa in un negozio o si cerca di prendere un'auto per strada. Menzionano anche le armi che dovrebbero essere utilizzate in queste promozioni: l'elenco include non solo cartucce di gas, ma anche oggetti perforanti e taglienti. Per sintonizzarsi sulla "punizione", gli abbonati di Rospartizan sono invitati a guardare video di percosse di "non russi":
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev:
Guardare video con il pestaggio di churkobes o l'illegalità da parte loro ti aiuterà a sintonizzarti su uno stato d'animo combattivo. A volte basta leggere le notizie e arrabbiarsi. Anche se molto presto sarai convinto dalla tua stessa esperienza che gli idioti sono malati patetici che possono e devono essere puniti da soli, il che sarà estremamente umiliante per loro, minerà notevolmente la loro falsa e infondata fiducia in se stessi e non permetterà loro di fare qualcosa in futuro in relazione ai bianchi, perché avranno già paura della ripetizione.
La seconda sezione della guida descrive scenari di attacco dettagliati, accompagnati da esempi di vita reale. Dall'abbondanza di dettagli, si può presumere che siano stati scritti da una persona con una ricca esperienza pratica in una simile "lotta". La cosa più innocente che si propone di fare è forare le gomme dell'auto "nemica". Un po' più rischioso - è attaccare una vittima disarmata con una bomboletta di gas e prenderla a calci. E il più pericoloso (ma anche il più "onorevole") è provare a fare un "attacco sotto falsa bandiera" per litigare vari gruppi di "nemici":
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev:
Nell'estate del 2020, la feccia e gli giudei armeni hanno organizzato massacri tra di loro in molti paesi a causa della guerra delle scimmie. Ci sono stati scontri tra loro prima, e ce ne saranno sicuramente in futuro. Al prossimo inizio delle battaglie tra pithecanthropes, usi uno qualsiasi dei metodi e lasci un segno per i mrazers - “arm”, per gli armeni ebrei - "az", puoi applicare da un pallone con vernice sui carri del diavolo, al dettaglio prese, porte, case. Non importa quale di loro può essere riempito di gas, quindi colpisci e dì "Questo è per te, frocio, per il Karabakh". Non commettere errori, perché ogni bastardo tra loro lo considera "loro". Dopo questo, andranno a "ripagare" il nemico e riceveranno ancora di più in cambio. Puoi alimentare in modo significativo il loro odio reciproco per causare danni a vicenda. Potrebbe scatenare un'altra piccola guerra delle scimmie. O forse non piccolo.
Sorprendentemente, nella guida di ”guerriglia partigiana” non c'era posto per le istruzioni su come far saltare in aria i binari o sabotare le infrastrutture militari. Si propone che la violenza sia usata esclusivamente contro gli individui e le loro proprietà.
Inoltre, gli autori avvertono che non vale la pena distruggere gli uffici di registrazione e arruolamento militare e attaccare funzionari di alto rango: è troppo pericoloso. Invece, molti piccoli colpi dovrebbero essere inflitti a "non russi", ebrei e comuni lealisti. Secondo il testo, è meglio scegliere di attaccare chi non si rivolge allo Stato per chiedere aiuto:
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev:
Ha senso ora, in condizioni di guerra, bruciare uffici di arruolamento militare e carrelli della spazzatura? Questa è un'audace sfida al sistema, tali casi sono indagati dagli skotochekisti. Un carro della spazzatura di un poliziotto bruciato verrà preso come un insulto personale, a differenza di un negozio di briciole bruciato. Sicuramente non fermerai la guerra, ma un singolo posto può essere ripulito dalla vile presenza di una sporca creatura su di esso. Un singolo combattente deve misurare le sue modeste capacità e le risorse del sistema antirusso, che non si cura molto di un blocco di legno battuto, ma che strapperà e lancerà per "assassinio" sulla base della sua esistenza e provocando danni a i suoi stupidi difensori.
Nel complesso, il testo sembra un corso intensivo per un giustiziere di estrema destra, che rasenta in alcuni punti un promemoria sul terrorismo motivato dall'odio. Per vedere le istruzioni per l'attività partigiana in esso, dovrai allungare molto la tua immaginazione e leggere tra le righe. Probabilmente, il signor Ponomarev, nel cui canale è stato pubblicato questo manifesto neonazista, ha una tale immaginazione.
Il grande faccendiere
In generale, il signor Ponomarev è un uomo di qualità eccezionali. La sua famiglia sono membri della nomenklatura (sua madre era membro del Consiglio della Federazione, e suo padre era consigliere dell'ex sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov), ha lavorato per lo stato attraverso conoscenze e schemi oscuri, quasi fraudolenti nello spirito descritto nei romanzi di Ilf e Petrov.
Ad esempio, ha realizzato [3 link] un sistema diagnostico professionale per il Ministero degli affari interni, non avendo le qualifiche per poterlo sviluppare. E ha anche lavorato alla Yukos, ma non per molto. La passione per la politica di sinistra ha impedito.
Negli anni 2000, un giovane attivo è finito nel Partito Comunista della Federazione Russa, da lì - al "Fronte di sinistra", e poi nella “Spravedlivaya Russia", posizionandosi invariabilmente come un politico "radicale di sinistra". È stato eletto alla Duma di Stato sulla base delle liste di partito, significa che eletori hanno votato non per lui come individuo, ma per il marchio; quante persone vorrebbero vedere esattamente Ponomarev alla Duma di Stato è un informazione inesistente.
Una volta nei deputati, Ponomarev si è improvvisamente dimenticato del radicalismo di sinistra e ha iniziato a lavorare come consulente presso la Fondazione Skolkovo, dove ha tenuto un corso di lezioni. È interessante notare che il "docente" a quel tempo non aveva neanche una laurea: aveva abbandonato gli studi all'Università statale di Mosca e un "vero" diploma gli e’ stato rilasciato solo un anno dopo presso la RSSU.
A Skolkovo, Ponomarev è stato raccomandato personalmente dal consigliere di vladimir putin, Vladislav Surkov [ideologo dell’manifesto Russkiy Mir]. Lì, insieme a Surkov, il nostro vice "si è impegnato in innovazioni" fino a quando la stella di fortuna di Surkov non ha smesso di brillare e i siloviki [le forze di sicurezza del regime] hanno chiesto a Ponomarev di schierarsi e calunniare il benefattore. Ma il deputato ha deciso di rischiare e si è rifiutato [4-link] di farlo. Bisogna precisare che la stessa lealtà ha sperimentato verso poche persone.
Però Ponomarev ha testimoniato volontariamente [5-link] nel comitato investigativo contro la sua assistente Maria Baronova. Le parole di Ponomarev hanno costituito la base [6 link] del procedimento penale connesso alle manifestazioni dell'opposizione del 6 maggio, il famoso caso Bolotnaya.
Anche Ponomarev stesso ha preso parte alle proteste. Ma prima è andato da Surkov per chiedere il permesso [7-link]. Dopo aver ricevuto la benedizione dei suoi superiori, il deputato, appena eletto nelle elezioni più sporche della storia russa, si è rivolto ai manifestanti a Mosca. Ma nessuno ha apprezzato il gesto: i manifestanti gli hanno solo gridato [per diversi minuti!] “Rinuncia al mandato!” [8 link-
Non trovando il sostegno degli elettori, Ponomarev ha iniziato a cercarlo dall'opposizione come rappresentante del partito di sistema orientato all'opposizione. È stato lui a proporre la creazione del Consiglio di coordinamento dell'opposizione nel 2012. L'evento ha richiesto molto impegno, non ha dato frutti, ha creato dei litigi tra i partecipanti e ha deluso tutti.
Dubbi che sorgevano di volta in volta tra i collaboratori Ponomarev, abilitato ad entrare negli vari uffici necessari, dissipava con la retorica liberale.
Nello stesso 2012, il deputato ha votato [9 link] la legge sulle "liste nere" su Internet, giustificandola [10 link] con un vantaggio immaginario per la società. È stata precisamente questa legge che ha permesso a Roskomnadzor di bloccare qualsiasi contenuto sulla rete con pretesti fittizi.
Votando per l'introduzione della censura in Russia, Ponomarev fu probabilmente guidato non solo dai desideri dei suoi dirigenti, ma anche dal proprio profitto. Suo padre a quel tempo era un membro del consiglio di amministrazione di Infra-Engineering, un appaltatore di Rostelecom. Entrambe le società hanno beneficiato [11 link] dell'introduzione della nuova legge: sono state loro a iniziare a costruire l'infrastruttura per filtrare il traffico di internet.
Cioè, Ponomarev ha contribuito personalmente al fatto che oggi cittadini russi accedono al Internet tramite VPN e non possono utilizzare molti servizi stranieri. E nel processo, ha anche aiutato la sua famiglia a guadagnare soldi su di loro.
Nel 2014 Ponomarev ha votato contro l'annessione della Crimea, ma solo perché non gli piaceva come stava avvenendo la procedura stessa. In un'intervista a Radio Svoboda, il deputato ha affermato [12 link] apertamente che la penisola di Crimea è una "terra russa" che "dovrebbe far parte della Russia".
Nel frattempo, la situazione in Russia si stava surriscaldando. È stato aperto un procedimento penale contro Ponomarev a causa di sua frode a Skolkovo. Ponomarev con l'astuzia, ha ottenuto una conversazione privata [13 link] con Putin e ha guadagnato un po' di tempo per sé e Surkov, e poi è comunque partito per gli Stati Uniti.
Solo due anni dopo, Ponomarev è stato privato del suo status di deputato. L'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia Michael McFaul [red.-consulente di Obama] e l'ex segretario di Stato americano Condoleezza Rice gli hanno procurato un visto di ingresso per persone con straordinari capacità e meriti.
Dopo essersi preso una pausa, Ponomarev, insieme al suo amico finanziere, ha escogitato un altro piano: sviluppare le risorse naturali ucraine - petrolio, gas e litio - con denaro americano. Per fare questo, ha creato la società Trident Acquisitions e nello stesso anno ha ricevuto un permesso di soggiorno in Ucraina. E tre anni dopo, il presidente Petr Poroshenko (a proposito, uno degli imputati nel "Dossier Panama") ha dato personalmente la cittadinanza all'agile espropriatore di Crimea.
E sebbene la legislazione ucraina non riconosce la doppia cittadinanza e l'obbligo di rinunciare al passaporto precedente sia espressamente stabilito [14 link] nell'articolo pertinente della legge ucraina sulla cittadinanza, Ponomarev ha mantenuto il suo passaporto russo, adducendo un intoppo burocratico. Il fatto è che un cittadino della Federazione Russa non può rifiutare un passaporto russo se è stato avviato un procedimento penale contro di lui. Essendo in questa posizione, Ponomarev ha formalmente rispettato i requisiti della legge ucraina, ma allo stesso tempo non ha cessato di essere cittadino russo.
Pochi russi possono contare su tale indulgenza da parte del governo ucraino. Per la maggioranza, l'opportunità di ottenere la cittadinanza ucraina sarebbe stata persa subito dopo le parole "La Crimea dovrebbe far parte della Russia" [15 link].
Ora Ponomarev è una sorta di "cittadino di Schrödinger". Se il procedimento penale contro di lui viene chiuso, dovrà decidere quale passaporto è più importante per lui: russo o ucraino. L'ex deputato non risponde alle domande su quale paese si consideri effettivamente cittadino. Anche se prendiamo sul serio la dichiarazione di rinuncia alla cittadinanza, Ponomarev è solo un cittadino ucraino e non può più candidarsi a cariche elettive in Russia.
Tuttavia, in un'intervista con i media ucraini, per molto tempo non è riuscito a decidere chi fosse. Spesso è stato presentato come "un ex deputato della Duma di Stato russa". Nel 2018, parlando come testimone dell'accusa al processo per tradimento commesso dall'ex presidente ucraino Viktor Yanukovych, Ponomarev ha affermato che "il sentimento che la Crimea è russa" [16 link] era diffuso in Russia. Che lui stesso condividesse questi sentimenti, il deputato probabilmente l'ha dimenticato.
Le cose non andavano molto bene con l'estrazione delle risorse: il Tridente di Ponomarev non ha ricevuto [17 link] il permesso di sviluppare lo scavo delle risorse. Tuttavia, lo stesso Ponomarev si è improvvisamente dimenticato della sua compagnia con lo scoppio della guerra in Ucraina.
La guerra gli ha dato la possibilità di reinventarsi. Ha lanciato i suoi media in lingua russa nel formato di un canale Youtube, pubblicando diversi video ogni giorno. Tuttavia, nonostante l'impressionante numero di iscritti (83,1 mila), le visualizzazioni sul canale sono pessime: la maggior parte dei video non ne guadagna nemmeno mille. Non si sa chi paghi per il lavoro editoriale.
L'aspirante magnate dei media ha anche tenuto il "Congresso dei deputati del popolo russo", tuttavia, per qualche motivo, non in Russia, ma in Polonia. L'evento è stato annunciato come un tentativo di formare un "governo di transizione". Al congresso hanno partecipato ex deputati di vario livello, ma ai russi non è stato permesso di eleggere gli attuali rappresentanti del popolo nemmeno votando su Twitter.
Inoltre, la squadra di assistenti di Ponomarev per tutto questo tempo ha supportato un'intera rete di canali Telegram, uno dei quali era lo stesso "Rospartizan" che ha pubblicato un appello per avvelenare gli ebrei con il gas (da una bomboletta spray).
Giustificazione del nazismo sotto la bandiera Bianca-Blu-Bianca [la bandiera usata dai russi come il loro status anti-guerra]
Attraverso i suoi media, Ponomarev invita i russi a unirsi alla presunta "Legione della libertà della Russia" [18 link] e all '"Esercito repubblicano nazionale" [19 link]. Diffonde inoltre dichiarazioni delle autorità ucraine e dei media. Quando le idee sulla "decolonizzazione della Russia" sono emerse nel movimento contro la guerra, Ponomarev si è unito anche a questo programma. Il sistema di suoi opinioni che lui trasmette al pubblico, ancora una volta, come ai tempi di Bolotnaya, si adatta al ambiente circostante.
Ora Ponomarev si considera il principale "decolonizzatore”[20 link]. Tuttavia, il suo fervore si estende solo a quelle regioni in cui non ci sono riserve di risorse naturali [21 link]
i loro abitanti a pagare per i crimini commessi da Vladimir Putin.
Ciò è pienamente coerente con l'atteggiamento di Ponomarev nei confronti degli ex connazionali: non esistono buoni russi [22 link]
dice, nella migliore delle ipotesi, utili per l'Ucraina.
Come una persona con tali convinzioni possa rivendicare il ruolo di un politico russo è incomprensibile. Ma Ponomarev è sicuro [23 link]
che la maggior parte dei cittadini siano pronti a sostenerlo. Se anche ancora non sanno di volerlo fare.
L'improvvisa pubblicazione di un testo neonazista non ha portato fuori strada il ritrovato oppositore dell'impero. Inoltre, il suo canale Telegram ha deciso di ridicolizzare l'accaduto, affermando che il manifesto nazista era stato da loro pubblicato semplicemente come esempio di attività partigiana.
Mi chiedo fino a che punto la corretta scelta del bersaglio appartenga all'attività di guerriglia? Dopotutto, nell'"esempio" che hanno scelto, le persone responsabili dell'attacco all'Ucraina non sono indicate come tali obiettivi:
traduzione di una citazione dal testo di Rospartizan di Ilya Ponomarev
I nostri obiettivi principali sono pezzenti disgustosi, arroganti e sfacciati, in particolare "sfacciati" e barbuti, in falli "zucchetti", drogati, ubriachi violenti. Gli islamisti bestia sono particolarmente bravi per gli attacchi, che sono facilmente riconoscibili dalla loro barba disordinata, vile e disordinata senza baffi, vestiti scuri, pantaloni tagliati.
Quando i suoi deboli tentativi di scusarsi non potevano più ingannare nessuno, Ponomarev ha lanciato un argomento più forte: i giornalisti dell'opposizione che conosceva personalmente. L'ex conduttore di Ekho Moskvy, Alexander Plushev, iniziò a giustificare [24-link]
Ponomarev dicendo che gli editori "leggevano semplicemente distrattamente" i materiali nazisti inviati loro. Anche Roman Dobrokhotov ha difeso [25-link]
gli autori, osservando che non sono guidati dall'ideologia, ma solo da metodi di resistenza.
Ma dato che la parola "ebrei" compare già sulla prima pagina del testo, e la descrizione dei metodi include invariabilmente bersagli (“churkobes" e "scimmie"), questa versione è semplicemente impossibile da credere.
Ulteriori chiarimenti hanno solo peggiorato le cose. Secondo Ponomarev, citato nella rivisitazione di Plushev, il testo gli è stato inviato dai rappresentanti dell'organizzazione neonazista Russian Volunteer Corps [red.-RDK-rossiski dobrovolcheski korpus]. E in seguito sono stati trovati gli autori originali [26 -link]
il gruppo NS / WP bandito in Russia, anch'esso neonazista. Se gli editori hanno davvero ripubblicato il testo proposto dall'RDK senza guardare, allora i neonazisti nelle strutture di Ponomarev sono considerati almeno qualcosa come stretti partner informativi.
Per non aggravare la situazione, Rospartizan ha smesso di commentare l'incidente e ha rimosso la pubblicazione. Lo stesso Ponomarev non ha detto nulla. Dei media, solo “Current Time” [27 - link] e diverse piccole pubblicazioni hanno scritto della storia.
Anche “TV Rain", che ancora non riesce a riprendersi dall'osservazione non richiesta del conduttore, non ha toccato l'argomento caldo. Anche se questo caso è bastato allo stesso deputato per accusare [28 link] il canale, che si oppone costantemente alla guerra, di "grande tradimento":
Non ci sono "i nostri ragazzi". C'è "noi" e "loro". "Loro" sono tutti coloro che sono armati contro "noi". "Loro" sono tutti coloro che, con parole, azioni e anche semplice simpatia, aiutano coloro che sono armati contro "noi". Tutti qui devono fare una scelta.
Tale ipocrisia caratterizza perfettamente l'intera carriera politica di Ilya Ponomarev. E in questo caso, come in una goccia d'acqua, si rifletteva un motivo importante del vergognoso fallimento della politica di opposizione russa.
L’affarista (e Ponomarev non è l'unico prototipo del nostro modello qui) costruisce tutta la sua carriera su connessioni corrotte. Dice parole approvate dalla parte liberale della società quando è conveniente. Gli stringono la mano, lo aiutano in una situazione difficile. E quando si verifica un altro incidente spiacevole, tutti, come a comando, distolgono lo sguardo e spiegano al pubblico perché in realtà non è successo nulla. Allo stesso tempo, la reputazione delle persone dall'esterno può essere sacrificata in qualsiasi momento per coprire le retrovie.
Gli attivisti che hanno vissuto un paio di cicli di politica di opposizione russa ricordano queste cose e perdono la fiducia nei cambiamenti in meglio. E Ponomarev affascina le persone ingenue e inesperte. Dopotutto, sullo schermo è un vero rivoluzionario e combattente per la libertà. Ai loro occhi, Ponomarev è colui che sfida la spietata tirannia, e non colui che ha fatto pressioni per leggi sulla censura e proteste trapelate.
Nel frattempo, il manifesto neonazista è rimasto per tre mesi nel canale “anti-guerra" di Ponomarev senza attirare molta attenzione. nel canale che, insieme al suo proprietario, invita attivamente i cittadini a resistere alle autorità. Ciò significa che le persone condannate per legami con un movimento partigiano (anche immaginario), oltre al tradimento, possono aspettarsi un secondo crimine: incitamento all'odio interetnico.
Ma niente di tutto ciò impedirà al "principale decolonizzatore" di esporre ulteriormente il senso imperiale russo e la xenofobia.
Anche il fatto che li abbia creati lui con le sue stesse mani.
Fine.