Il ventennio del KGBistan -3- La benedizione per fare le guerre
Parte III . Anna Politkovskaya - 01.09.2003 : PROFANAZIONE D'EUROPA. La missione OSCE e' uscita dalla Cecenia.
16 anni fa a Mosca é stata uccisa la giornalista russa, scrittrice e difensore di diritti umani Anna Politkovskaya. Era una donna coraggiosa, onesta e passionale, dotata di grande compassione ed empatia, instancabile nella sua lotta per la giustizia delle persone oppresse.
Anna diceva e scriveva delle cose semplici e vere ma nel nostro mondo fatto di ipocrisia quelle non piacevano a nessuno.
Nessuno dei politici o persone potenti voleva ascoltarla perché le sue parole turbavano, urtavano, svegliavano la coscienza e ricordavano che la colpa e la responsabilità del Grande Male spesso si trovano nei piccoli innocenti gesti quotidiani.
E questi gesti sarebbero la scelta del silenzio quando bisogna parlare e urlare con tutte le forze; trovare dentro di se la scusa “valida” per rimanere nello stato indifferente; nel decidere di voltare le spalle - una variante di mettere la testa nella sabbia, proprio come fanno gli struzzi; nel decidere di abbassare lo sguardo e trovare il conforto nella codardia e nel decidere di pensare ad altro trovando dentro di se la scusa che esistono cose più importanti.
Le radici della guerra in Ucraina cominciata nel 2014 e la guerra in Europa nel 2022 si trovano in Cecenia di 30 anni fa, nei grandi crimini rimasti senza punizione e ormai dimenticati. O addirittura questi crimini erano una prova di fuoco per il nuovo partner e alleato strategico delle Democrazie Occidentali, che entrava in scena e pretendeva di essere preso sul serio, spargendo fiumi di sangue e creando macerie.
Irine Kuklina
07.09.2022
La traduzione integrale dell’articolo:
ПРОФАНАЦИЯ ЕВРОПЫ. Миссия ОБСЕ съехала из Чечни
| Anna Politkovskaya | Novaya Gazeta | 01.09.2003 |
PROFANAZIONE D'EUROPA. La missione OSCE e' uscita dalla Cecenia.
Nei primi giorni del nuovo anno (n.d.r.- 2003) l'Europa diplomatica, per l'ennesima volta ultimamente, ha dimostrato cinica fedeltà ai suoi doppi standard in quella materia che chiamiamo diritti umani. E anche fino a che punto è indifferente alla sorte dei singoli europei che vivono sul suo territorio.
Allora, il mandato della missione OSCE in Cecenia è terminato. Come se tutto andasse bene, la fine della guerra, nessuno lì ha più bisogno di protezione internazionale... Cosa significa? E cosa accadrà dopo? E aveva senso questa missione?
Naturalmente si parlava da tempo della possibile fuga della diplomazia ufficiale europea dalla zona della cosiddetta operazione antiterroristica nel Caucaso settentrionale. Da più di un mese si vocifera di come il governo del nostro Paese, essendo membro di questa organizzazione paneuropea per la sicurezza e la cooperazione nel continente, preme spudoratamente sull'OSCE (l'ideologia della pressione: "la guerra è finita - scordatelo”)... Eppure si credeva nel meglio.
Tuttavia, è successo: l'Europa ha ceduto alla pressione. E per essere estremamente precisi: l'Europa è strisciata vergognosamente e vigliaccamente lontano da dove era necessario lottare e insistere sulla faccenda.
È strisciata via e così ha firmato le persone che vivono in Cecenia, il verdetto che non li considera più europei, uguali a se stessa e degni sia di tutti i diritti generalmente accettati, sia del diritto a un'osservazione europea anche superficiale dell'andamento della guerra. Ed era proprio superficiale: una profanazione del mandato. Giudicate voi stessi.
È risaputo che le nostre autorità in realtà non consentono ai giornalisti stranieri di entrare in Cecenia - i viaggi di gruppo in guerra non contano, quando puoi andarci solo sotto scorta militare e controllo dell'amministrazione presidenziale. Ciò significa che non c'erano e non ci sono informazioni di prima mano che circolavano liberamente sugli orrori della guerra che dura gia quattro anni in Europa, e quindi: come fa l'Europa a sapere della completa anarchia militare in Cecenia? E rispondere di conseguenza?... È con questo spirito che mi parlavano personalmente centinaia di influenti europei - politici, giornalisti, parlamentari, diplomatici: dicevano "non lo sappiamo", quindi non reagiamo ...
Ma proprio questo è il problema, che noi "sappiamo". E anche "sappiamo" bene. C'erano e ci sono signori in Europa che sanno. Gli "occhi e orecchie" ufficiali degli europei erano costantemente in Cecenia. E l'Europa, più precisamente, la sua parte politico- burocratica, doveva essere illuminata sul problema ceceno.
Questi “occhi e orecchie” sono, in primis, quelle persone nelle mani dinqyali si trovano i mandati di osservatori internazionali ufficiali per conto delle principali organizzazioni paneuropee (il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). Si tratta cioè di Lord Judd (n.d.r - Frank Judd /Baron Judd), cittadino britannico ed ex ministro della Marina di Sua Maestà la Regina Elisabetta II (mandato del Consiglio d'Europa), e Jorma Inki, diplomatico finlandese al servizio del governo portoghese e che, fino al 1 gennaio, era a capo della missione permanente di osservazione dell'OSCE nella Repubblica cecena, o, come amava definirsi, "[sono] solo un nonno finlandese" in attesa di una pensione...
Solo due immagini dalla realtà cecena del 2002... L'estate passata. Il villaggio di Mesker-Yurt è stato bloccato per tre settimane. Le informazioni vengono da lì, una più terribile dell'altra: i corpi degli uomini spinti in un campo di filtrazione vengono fatti saltare in aria vivi dai militari ... Imploro il signor Inca, dopo averlo incontrato a Grozny: "Ma fai almeno qualcosa - tu hai il mandato!” [Lui] borbotta qualcosa di incomprensibile nella risposta: sulla sua pensione, alla quale sogna di arrivare presto, tra poco ...
...Agosto-2002. A Shatoi, un centro regionale in montagna, le persone sono morte a causa di una provocazione inscenata dai servizi speciali federali (n.d.r - FSB ?). Molte vittime... Ancora una volta prego il signor Inca a Grozny: “Fai qualcosa! Scrivi una dichiarazione con il tuo nome! Hai visto tutto! Sei un testimone! Intera Europa ti ascolterà!" Ma il signor Inki - ancora una volta sul fatto che è un "semplice nonno finlandese" e "presto in pensione" ... Scherza, deride ...
Il secondo personaggio simile dai tempi della seconda guerra cecena è Lord Judd, anche lui con il mandato ufficiale. Io sono una giornalista che lavora spesso in Cecenia. Quindi, quando Lord Judd è lì con un altro viaggio di ispezione per preparare il prossimo rapporto sulla situazione dei diritti umani in Cecenia, che riconosce con fermezza che la situazione "in graduale miglioramento", io, giornalista, non posso avvicinarmi a Lord Judd.
C'è un anello di militari intorno a lui - impenetrabile e lui vede perfettamente questo anello, è pienamente consapevole che funziona da filtro di informazioni ... Ma non fa MAI nulla per rompere questo anello (me ne ha parlato). Mai. E niente. Come mai? Lord Judd si sente piu calmo e sicuro in questo modo. A costo del processo continuo di uccisioni-morte.
Lord Judd se ne va - e loro (n.d.r - ceceni) rimangono soli con il loro dolore, convinti che nessuno - né la procura, né le organizzazioni europee, né l'ONU - li aiuterà a trovare gli assassini, i rapitori ei carnefici dei loro parenti; che devono farlo da soli, che il linciaggio, si scopre, è il loro unico destino possibile, che non c'è giustizia per loro ... Quante conclusioni del genere ho dovuto ascoltare durante questa guerra!
Perché tutto sta andando proprio così? E non diversamente?
Perché l'Europa ha mandato in Cecenia tali rappresentanti che, nel complesso, non stanno faccendo un bel niente?
Perché vengono spesi enormi soldi per il loro mantenimento in Cecenia dal budget paneuropeo, che viene riempito da noi europei?
Perché viene ordinato a loro di tacere?
Ci sono sempre risposte molto semplici a tutte le domande complesse. Per quanto riguarda la situazione cecena, la risposta e' seguente: qualcuno si approfitta del silenzio. Sia l'OSCE ma anche il Consiglio d'Europa.
E non bisogna di nascondersi dietro le belle costruzioni (n.d.r - belle frase) non c'è niente da nascondere: in Cecenia i mandati europei hanno subito una profanazione. Questo è ciò che ha ordinato il Cremlino - e l'Europa ha obbedito umilmente, distruggendo così tutti quei valori europei su cui il nostro continente si e' basato dalla fine della seconda guerra mondiale e che ora sono crollati, inciampando nella tragedia chiamata seconda guerra cecena.. .
Da tutto ciò segue una sola conclusione: a prescindere dalle parole pronunciate dalle grandi tribune sui diritti umani e sulla loro priorità su tutti gli altri diritti, non dovete credere. Siamo di fronte a una nuova realtà internazionale, dove manca tutto ciò che è alla base delle costituzioni dei paesi civili, dove l'OSCE e la CE sono sostenitori dello spargimento di sangue in una parte dell'Europa, che è la Cecenia.
E se sostenitori, allora, quindi, complici. Hanno oscurato tutto quello che è successo. E dopo essere caduti, strisciarono via. Vale a dire, il mandato è stato ritirato. L'Europa si è profanata se stessa. All'inizio ha fatto finta di osservare all'omicidio (n.d.r - usato in senso - il processo continuo di tanti crimini) in Cecenia, e ora si è rifiutata di farlo. Dimostrando che non c'è più l'Europa, che da tanto tempo consideriamo il tradizionale difensore dei diritti umani e la speranza di tutti gli offesi e gli oppressi. Fine. Il sipario è calato.
Ma esiste un vantaggio per l'Europa stessa? Se [parliamo] in generale? Strategicamente? E non con la visione ridotta politicamente, come pensano ora Blair, Chirac, Schroeder, etc.? Europei [cittadini] in generale? Che adesso sono condannati a vivere nella consapevolezza che un atto terroristico simile a quello di ottobre a Mosca può ripetersi ovunque e in qualsiasi momento?... E non solo per mano dei palestinesi? Pensate europei. Prendete una decisione. E dopo aver deciso, domandate (n.d.r - fate le richieste ai vostri politici) . La Cecenia è stanca di aspettare.
Fine.